Lost Soul Aside: La Recensione - Il Gameplay: Adrenalina Senza Soste, Ma Non Senza Difetti

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Il Gameplay: Adrenalina Senza Soste, Ma Non Senza Difetti

Eppure, è nel cuore del gioco, nel suo gameplay, che Lost Soul Aside trova la sua vera anima. Se la storia non colpisce come sperato, il combattimento fa un ottimo centro al primo scambio di colpi. Ogni battaglia è un'esperienza viscerale, rapida, con un ritmo che lascia senza fiato. Kaiser si muove come una furia, le combo sembrano danzare sulla pelle del nemico e ogni colpo sferrato è come una scarica di adrenalina. Il sistema di combattimento, veloce e fluido, invita a pensare velocemente, ad adattarci, a improvvisare. Le abilità speciali che Kaiser può attivare, evocando creature che combattono al suo fianco, e sono una delle peculiarità più riuscite. Ogni invocazione è come un piccolo spettacolo visivo, un’esplosione di potere che lascia senza abbagliati. Quello che impressiona davvero, però, è la sensazione di libertà che il gioco regala: scambi velocissimi tra armi, magie, e evocazioni. Ogni scontro spinge a trovare il proprio stile, a sperimentare nuove combinazioni, a perfezionarci. E, proprio si crede di aver visto tutto, una nuova abilità o una nuova invocazione apre orizzonti ancora più vasti. Tuttavia anche il gameplay non è esente da difetti: il primo vero difetto è la ripetitività. Nonostante il sistema di combattimento sia godibile, alcune missioni secondarie si riducono a una sequenza di battaglie contro nemici simili o a spostamenti da un punto A ad un punto B senza una variazioni sul tema. Queste sezioni, per quanto non siano mai completamente noiose, finiscono per spezzare il ritmo. Lost Soul Aside avrebbe beneficiato di maggiore varietà nelle missioni, magari con obiettivi più creativi o momenti di esplorazione più profondi. Inoltre, sebbene il gioco non sia mai frustrante, alcune difficoltà nelle fasi avanzate potrebbero risultare sbilanciate. I ad esempio boss, pur essendo numerosi, sufficientemente diversificati e soddisfacenti, talvolta sembrano essere più frustranti che stimolanti, con pattern di attacco che non danno molto spazio alla creatività, ma piuttosto alla ripetizione di mosse precise per evitare attacchi letali. Infine, ultimo, ma non ultimo difetto, il feedback dei colpi risulta essere troppo “leggero” e spesso assente, facendo perdere mordente alla forza ed alla varietà del combattimento. La longevità ci terrà impegnati per circa 15-20 ore, con qualche sfida post-game che può estendere l’esperienza. Le missioni secondarie sono più che sufficienti per non farci sentire la mancanza di contenuti, anche se, come detto, la ripetitività in alcuni casi può farsi sentire. Un altro difetto già accennato riguarda la struttura delle missioni secondarie. Sebbene queste offrano un’ulteriore sfida, la loro natura generica e la ripetitività degli obiettivi fanno sì che si sentano come meri riempitivi. Avrebbe potuto essere interessante vedere missioni più narrative o con obiettivi più vari, che incentivassero davvero l’esplorazione del mondo.

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